Dal palazzo del “GRAN CIAMBELLANO” arrivano notizie agghiaccianti…L’ufficio giuridico “guidato” dal suo “PRINCIPE DEL FORO” tutto fa tranne occuparsi di quello che dovrebbe fare.. abbandonata la consulenza legale vista l’incapacità ad affrontare piccoli e grandi problemi riscontrati in molti contratti in essere e su quelli nuovi che andrebbero predisposti…l’onnipresente DON RENATO TARANTELLI ha pensato bene di prendersi anche una laurea in Medicina e creare all’interno del Palazzo Lateranense una sezione dove esercita insieme al fedele “apprendista” don Baldo Reina, sempre pronto a dare esecuzione a tutte le ricette predisposte dal mega direttore lup man etc etc (cfr Fantozzi) del Palazzo o da uno dei suoi cloni (quelli pre 2023)
Bene questo nuovo ufficio del Vicariato denominato “SEZIONE MEDICINA D’URGENZA” dopo aver diagnosticato le malattie del nostro povero Cardinal Vicario De Donatis e di mons. Libanori (fatti fuori in fretta e furia per poter gestire pienamente il potere all’interno del palazzo e all’interno del settore CENTRO della nostra diocesi di Roma), dopo aver mandato in diversi istituti “ospedalieri” altri poveri malati che avevano osato contrastare il tarantelli pensiero, ha pensato bene ora di procedere con altri esami cllinici emettendo un “CERTIFICATO DI MALATTIA” nei confronti dell’economo della diocesi don Francesco GALLUZZO diagnosticando che lo stesso è “MALATO E DEVE FARSI CURARE” e il restare in Vicariato non è compatibile con il fatto che lo stesso de farsi curare bene.
E’ chiaro il Vicariato sarebbe il posto peggiore perché ci sta tanto da lavorare.
Basti pensare che negli ultimi 15 mesi grazie alla nuova costituzione al regolamento fantasma, alle commissioni create con gli amici degli amici, alla CIV e soprattutto a tutti gli atti e comportamenti del “PRINCIPE DEL FORO” non è stato sottoscritto nessun nuovo contratto di locazione, gli immobili più importanti non sono stati neanche messi in commercializzazione, che ai conduttori morosi gli si vogliono dare i premi di “INFEDELTA’” (magari scontando ulteriormente il canone di affitto) e nessuna azione viene intrapresa per rientrare del debito accumulato, inoltre agli amici degli amici si lasciano rinnovare i contratti a canoni particolarmente di favore come già bene è stato documentato e raccontato in questi mesi.
Se questo non bastasse ai conduttori presenti nei palazzi di proprietà del Vicariato e degli enti collegati, al contrario dei parroci delle nostre parrocchie di Roma a cui è stato più volte sollecitato il rientro dei debiti in essere con il Vicariato, non vengono chieste neanche le spese condominiali per il consumo delle utenze comuni e delle spese comuni perché nessuno è stato incaricato di svolgere questa mansione accumulando crediti per centinaia di migliaia di euro che con il tempo andranno a prescriversi e sarà comunque sempre più difficile ottenere il rimborso da coloro che magari nel frattempo andranno via dagli immobili locati.
Ebbene il “principe del foro” ha bisogno di nominare come economo uno del suo clan e quindi la “DIAGNOSI E’ SERIA” e per curarsi è bene che l’economo don Francesco Galluzzo vada in una parrocchia perché tutti sanno che i parroci e i collaboratori parrocchiali hanno poco da fare nelle loro parrocchie e hanno tutto il tempo per potersi curare dalle loro malattie.. mentre è noto che in Vicariato che si lavora tanto e sodo… chi non ricorda i fiumi di sudore che trasudano da quelle sacre mura.
Basti pensare che ad oggi ancora non è stato approvato il bilancio consuntivo del 2023 della nostra Diocesi e non è stato approvato neanche il preventivo del 2024 mentre a tutti i parroci sono stati bloccati i contributi da gennaio 2024 perché alcuni non avevano ancora portato in Vicariato il loro bilancio parrocchiale del 2023… nel puro stile del celebre Marchese del Grillo: “ io so io e voi…”
La strategia del “principe del foro” è chiara piangere e poi mangiare tutti quelli che non si sottomettono alla sua sete di potere. PASTO IMMINENTE SARA’ QUELLO DEL NOSTRO ECONOMO: UN BEL BOCCONCINO!! Tutto deve passare da lui anche le cose più piccole se non passano da lui non si sente “VIVO” e chi prova ad opporsi viene cacciato, pressato psicologicamente e “informato” che potrebbe abbattersi su di lui l’opera del DPO che poi è sempre LUI. Poi che il DPO NON HA poteri di indagine è un dettaglio: lui fa fede sulla ignoranza in materia. Insomma il principe si atteggia a novello Ispettore Clouseau… tra l’altro in quei panni ci starebbe anche bene. Comunque per maggiore chiarezza esplicitiamo quali sono i compiti del DPO:
Il responsabile della protezione dei dati riporta direttamente alla dirigenza, e svolge i seguenti compiti:
- Informare e consigliare l’organizzazione ed i suoi dipendenti circa gli obblighi di protezione dei dati ai sensi del GDPR;
- Monitorare la conformità dell’organizzazione al Regolamento ed alle policy e procedure interne in materia di protezione dei dati. Questo compito include anche il monitoraggio dell’assegnazione delle responsabilità e della formazione del personale coinvolto nelle operazioni di trattamento dei dati;
- Fornire consulenza sulla necessità o meno di eseguire valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA), come eseguirle e quali risultati aspettarsi;
- Fungere da punto di contatto per l’autorità di controllo per tutte le questioni inerenti alla protezione dei dati, come la segnalazione di violazioni dei dati;
- Fungere da punto di contatto per gli interessati in materia di privacy dei dati, per esempio per le richieste di accesso dei dati personali.
Ma è possibile che il Santo Padre nostro vescovo di Roma permetta tutto questo? Nonostante sappia tutta la verità sui fatti gravissimi che sono accaduti e su quelli che stanno accadendo, di fatto continua a difendere i componenti della “SEZIONE MEDICINA D’URGENZA” è forse presto gli darà anche il premio da loro atteso, diventare uno cardinal vicario e l’altro vicegerente.
In tutto questo i nostri cari vescovi ausiliari, dove sono? Forse per mantenere la loro poltrona ed evitare di fare la fine di Libanori e De Donatis…, non si oppongono a tutta questa violenza, ingiustizia di cui sono testimoni ogni volta che partecipano alle riunioni e alle decisioni che non possono prendere loro perché sono quelle imposte sempre dal “PRINCIPE DEL FORO”.
Cari confratelli coraggio risvegliate i vostri sentimenti di amore per la nostra Chiesa di Roma condividete le vostre sofferenze vissute in questo tempo e scriveteci cosa vorreste chiedere al nostro vescovo di Roma e/o ad uno dei nostri vescovi ausiliari? Capiamo che avete un po’ di timore perché l’ultimo che ha provato a chiedere quali fossero i programmi ed i progetti del Vicariato si è trovato, dopo un mese, con la parrocchia soppressa.
Scriveteci e noi la porteremo alla loro attenzione, in maniera anonima, andremo a cercarli di persona e gli chiederemo conto di quanto sono chiamati a fare come pastori del gregge loro affidato.
Da diversi parroci ci giunge notizia che sullo stile Di Tolve (che aveva fatto chiamare tutti i 500 presbiteri per l’ultimo incontro avvenuto con il Santo Padre dove poi invece si sono presentati in 120) che dal Vicariato stanno arrivando loro delle chiamate nelle quali vengono invitati a partecipare alla messa di oggi in Basilica e molti già ci hanno detto che non ci andranno sino a quando non verrà nominato un nuovo cardinal Vicario.
Dopo la messa verso le 19,00 dovrebbe poi essere presentato il programma del prossimo anno pastorale, molti si domandano ma con che spirito si potrà accogliere quanto verrà annunciato visto che le ultime proposte sulla sinodalità, ascolto e tanto altro di fatto n questi anni sono rimaste solo parole sulla bocca di chi le diceva ma poco poi si è fatto perché si potessero incarnare nella vita di molti?
Bene forse è anche qui il momento di presentarsi come all’ultimo incontro con il Santo Padre e chiedere pubblicamente una risposta a quelle domande fatte da alcuni di noi e riportate nella settimana puntata di TELETARANTELLI e vedere se il nostro Vicegerente risponderà dimostrando la trasparenza tanto acclamata ma per nulla realizzata sino ad oggi.
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