SESTA PUNTATA

Cari fratelli in Cristo,

ieri il sito “Silere non possum” ha dato un resoconto integrale dell’incontro del nostro amato Vescovo, Papa Francesco, con il clero giovane di Roma. 

Tutta la stampa nazionale ha riportato ciò che Silere ha scritto. La “Pravda” (Vaticannews e il sito del Vicariato, invero, hanno celato tali notizie ma magari erano in modalità off quando il Sommo Pontefice diceva queste cose)

Il Sommo Pontefice ha parlato di problemi di corruzione nel Vicariato. Non “ci sono stati” ma “ci sono”!

Ora il miglior modo per combattere la corruzione è la trasparenza, quella invocata, quella richiesta anche dal Santo Padre.

Certo non è un buon modo riportare tutto sotto il “manto protettivo” del nostro principe come nel periodo pre Pedretti quando le cose erano fatte alla rinfusa o alla carlona come si dice nell’Urbe (lo dice il Vicariato in una delle sue note con cui tentava di smentire documenti reali e riferiti a WPF, Statuti, Di Domenico, etc etc), oppure abolire, di fatto, la direzione Patrimonio e la sezione Patrimonio allargata che aveva mappato la realtà dei fatti e portato alla luce notevoli stranezze (cfr. Rizzi e poi Pace). Però vogliamo credere a questo nuovo corso di “glasnost”.

Ecco cominciamo magari con il dire perché ci si accanisce tanto nel voler dare in affitto alla WPF l’Ospizio dei cento preti nonostante le morosità e tutte le altre “stranezze” che abbiamo riportato a tutti.

Magari sarebbe anche bello conoscere come mai, a distanza di un anno, il famoso report del notaio Pace (che faceva il paio con la relazione fatta dal prof. Rizzi ) è rimasto lettera morta e perché l’ineccepibile “Ufficio Giuridico” guidato dal 2019 dal Tarantelli (ma solo dall’ultimo anno dal vero prima vi era un clone) ad oggi non ha dato segnali. Oppure ha proceduto con il recupero delle morosità e magari anche a sfrattare chi non paga da anni e nessuno lo sa. Ecco operazione di trasparenza è anche questo. Aspettiamo impazienti che il vicariato informi noi tutti con una lettera.

Magari anche sapere se è vero che la CIV abbia trattato direttamente il contratto con la WPF perché cosi fosse sarebbe strano che un organo di vigilanza contratti gli affitti. A cosa servirebbero più gli uffici del Vicariato? Basta la CIV che fa il controllore ed il controllato.

Anche sapere come è potuto succedere che al Bramante si facesse ospitalità diffusa con il trucchetto degli “Amici del bramante”. Chi doveva vigilare? E che non si dica che non era possibile saperlo giacchè gli appartamenti erano in affitto su Booking e su altre piattaforme. E magari anche sciogliere questo dubbio amletico: è vero o non è vero che una delle sorelle Di Marco è stata a scuola insieme con il nostro Tarantelli?

E come mai ci sono persone, amiche degli amici, che stanno in appartamenti di 100 mq a 600 euro mensili mentre nello stesso stabile una “non raccomandata” paga per 70 mq 1700 euro mensili? Per non parlare di studi di professionisti affermati… nelle morosità. 

Il Santo Padre ha detto che ha ricevuto dei documenti. Ecco magari saranno quelli che abbiamo mandato noi anche a voi, oppure queste due relazioni che vi inviamo e che fotografano lo stato delle cose del patrimonio del Vicariato. Comunque adesso li ha, ma soprattutto, li avete anche voi.

Ve lo avevamo detto: preparate i pop corn

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